La drammatica situazione odierna, dovuta alla diffusione mondiale del Covid-19, pone tutte e tutti in uno stato di preoccupazione che riguarda, in primis, la salute propria e dei propri cari, nonché della collettività tutta. Uscire da casa per svolgere il proprio mestiere è sempre più un rischio. I provvedimenti adottati per contrastare gli effetti economici di questa emergenza, riguardano una fetta dei lavoratori italiani ma non la totalità.
Considerato però, che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha, a nostro avviso giustamente, ritenuto opportuno escludere, nel decreto “Ulteriori misure di contenimento del contagio da COVID-19 sull’intero territorio nazionale” la chiusura delle edicole, considerando de facto l’informazione come un diritto necessario. Alla stessa stregua riteniamo che il lavoro dei fornitori, ancor più se precari o freelance, necessiti di un’adeguata e dedicata tutela.
Ne parleremo a “Lettera 36”, giovedì 19 marzo alle ore 13:00 (con replica alle 19:00)