
Giovedì 25 giugno alle ore 13:00 e in replica alle 19:00 a «Lettera 36» “Un’estate italiana”. Una veloce scorsa ai fatti che hanno occupato gran parte dei giornali italiani in questi ultimi giorni di giugno. Alcuni di questi, hanno già trovato spazio in questa rubrica e un loro aggiornamento è doveroso: lo scandalo che ha investito il mondo della magistratura attraverso un loro rappresentante, Luca Palamara; quarant’anni fa l’ uccisione di un altro uomo di legge, Mario Amato, che nell’estate del 1980 perse la vita per mano di due militanti neofascisti dei Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR): Gilberto Cavallini e Luigi Ciavardini; l’arrivo in Italia di alcuni documenti di Regeni, un passaporto e due tessere universitarie assieme ad altri oggetti che furono sequestrati alla banda dei presunti uccisori del giovane, delinquenti comuni uccisi dalla polizia egiziana il 24 marzo 2016 e indicati come gli autori del sequestro e dell’assassinio. Gli stessi effetti che facevano parte del depistaggio, che le autorità locali aveva costruito subito dopo il ritrovamento del corpo del giovane italiano. Perché riproporre questo ambiguo gesto simbolico e sprezzante verso il nostro Paese?
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