
La prima tappa dell’ultima giornata della missione del governatore Fedriga negli Stati Uniti ha avuto in programma la visita alla Cfs, startup statunitense – fondata nel Massachusetts Institute of Technology (Mit) – partecipata al 20 per cento da Eni e impegnata nella ricerca sull’energia a fusione.
“Non c’è dubbio – ha affermato Fedriga – che questo è il modo corretto e realistico per guardare alla transizione energetica senza visioni integraliste, ma basandoci sulle garanzie che offre chi con serietà e professionalità è impegnato nel perfezionare sistemi in grado di soddisfare il fabbisogno di energia rispettando l’ambiente e la salute delle persone”.
A tal riguardo il governatore ha ricordato il progetto transfrontaliero della Valle dell’idrogeno, che vede il Friuli Venezia Giulia protagonista assieme a Slovenia e Croazia in un’ottica di futuro che non consente di rimanere inerti, “ma ci spinge a impegnarci nella costruzione di reti energetiche sostenibili per aree geografiche omogenee e limitrofe, in una visione europea nel senso più concreto del termine”.