C’è chi va in vacanza e c’è chi lavora alacremente per far ripartire una nuova stagione radiofonica ai massimi livelli. RDE trasloca in una nuova sede che permetterà di ospitare tanti vecchi amici e nuove “frequentazioni” per diventare sempre più un punto di riferimento non solo per la nostra regione, ma per tutto quel movimento a livello nazionale che va consolidandosi sempre di più , la “Prima Reta Nazionale Onde Medie”. Qualche anno fa ci prendevano per matti, ci chiamavano dinosauri, ridevano al solo pensiero che qualcuno potesse andare contro corrente. Tutto va verso il digitale e noi rispolveriamo la radio tradizionale, quella che in altri paesi del mondo è considerata la prima e tutt’ora unica piattaforma di trasmissione radiofonica (la modulazione di frequenza è per le sole radio locali) .
C’è qualcuno che oggi si vergogna a farsi chiamare radiofonico e vuole a tutti i costi inventare un nuovo sistema di fruizione, partendo dalla radiovisione e arrivando a canali digitali specifici per ogni settore della musica e dell’informazione. Un proliferare di pseudo radio tutte uguali senza anima, senza un briciolo di creatività. Tutto deve essere confezionato per l’ascoltatore medio che preferisce un prodotto omogeneizzato senza dover pensare, riflettere, partecipare e condividere pensieri e opinioni, anche quelli più scomodi…..
RDE si è da subito caratterizzata proprio per il suo ruolo di “rottura” rispetto alla consuetudine. Ci piace ricordare una definizione di un ascoltatore che ha definito la nostra radio “l’emittente dalla schiena dritta”. Un asoltatore, come ce ne sono tanti sulle nostre frequenze, che vive la radio come parte integrante del suo quotidiano e non un semplice sottofondo stereotipato.
Ora è il momento di alzare l’asticella. Deve aumentare l’impatto dell’informazione e della controinformazione.
Deve aumentare l’aspetto commerciale, perchè un’emittente che si definisce “Istituzionale”, non può che far gola ad eventuali inserzionisti che vogliono riposizionare il marchio della propria attività. Questa è un’occasione unica per stringerci la mano e proseguire insieme crescendo giorno dopo giorno.
Diamo spazio alla politica dal basso, al mondo dell’associazionismo (quello buono), all’intrattenimento classico per tutta la famiglia senza toni esasperati e parole poco radiofoniche. Essere divertenti e un po goliardici non vuol dire essere scurrili e volgari. La musica se è buona deve trovare il giusto spazio, riascolteremo tanti brani dal passato e magari pochi dal presente, sperando che prima o poi anche qualitativamente le cose cambino in positivo.
Noi siamo qui a testimoniare il passaggio del tempo che inesorabilmente passa per tutti, ma abbiamo creato un qualcosa che ci aiuta a tracorrere le nostre giornate, le serate, le nottate nel migliore dei modi.
Ora una nuova sede, semplice ma accogliente grazie alla “Pro Sol Consulting” che non smetteremo mai di ringraziare per questa importante opportunità.
La radio non si fa in luoghi ampi e freddi, la radio si fa nell’intimità di poche stanze condivise e vissute quotidianamente, staff, ospiti, ascoltatori. La radio non si guarda, la radio si ascolta. Una voce, un modo di fare, una battuta, un ricordo…..bastano ad innamorarsi di questo mezzo che nonostante tutto continuerà ad esistere per molto e molto tempo ancora.
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Buona Estate…..stiamo lavorando per voi.