GLI INCONTRI DI “A SCUOLA CON A.B.C.”
Per il nuovo anno scolastico, A.B.C. propone 3 incontri, della durata di un’ora ciascuno, con ognuna delle classi che hanno aderito all’iniziativa. Il primo incontro è dedicato al racconto delle esperienze di volontariato in reparto, a contatto con bambini che nascono con difficoltà, allo scopo di far comprendere agli alunni, attraverso il vissuto e le testimonianze dei volontari, quanto l’aiuto donato in maniera disinteressata a una persona in condizioni di fragilità possa essere fondamentale e gratificante non solo per chi lo riceve, ma anche per chi lo offre. In questo modo, i giovani studenti scoprono quale sia la realtà dei bambini ricoverati nel reparto di chirurgia del Burlo e delle loro famiglie, e possono apprezzare con più consapevolezza il valore del volontariato.
Negli incontri successivi, viene dato spazio ad attività più dinamiche e partecipative, come il role-playing: giochi di ruolo durante i quali gli studenti sono chiamati a inscenare una “giornata tipo” all’interno del reparto di chirurgia. Gli allievi si trovano quindi a mettersi nei panni del medico, dell’infermiere, del paziente, del genitore, dell’insegnante di reparto o dei volontari di A.B.C. In questo gioco di immedesimazione i bambini e gli adolescenti entrano a contatto con le emozioni che si vivono in reparto e sviluppano empatia nei confronti dei bambini con difficoltà. Attraverso i giochi di ruolo e i momenti di introspezione si innesca una riflessione sull’accettazione della diversità, che va vissuta come un valore aggiunto, che rende unico ogni individuo. Infine, non mancano attività ludiche e creative, come la personalizzazione delle borse o delle magliette donate da ABC con citazioni e riflessioni sui temi del volontariato e della diversità.
Il racconto delle esperienze di reparto e, soprattutto, il role-playing fanno sì che gli alunni si identifichino nel vissuto dei piccoli pazienti fino a farlo proprio e a voler intervenire attivamente per mandare un messaggio di sostegno, di solidarietà e di vicinanza ai bambini di A.B.C. Si crea così una connessione tra le attività in reparto e le scuole, che passa attraverso lo scambio tra l’esperienza dei bambini chirurgici e i giovani studenti coinvolti. In questo modo, la realtà del reparto esce dall’ospedale, entra nella quotidianità delle persone e, attraverso la conoscenza, consente di ampliare la rete di sostegno ai bambini di A.B.C.