Presentata oggi ufficialmente oggi, 1° settembre, la nuova stagione 2023|24 della Contrada che si avvale anche quest’anno del sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste e della Fondazione CRTrieste.
Una stagione che conferma come sempre un ricco e variegato cartellone: 13 spettacoli di cui 3 sono produzioni Contrada, alcune in coproduzione con importanti Enti nazionali, più altri 14 Eventi Speciali tra cui una serata di Capodanno all’insegna del divertimento, per un totale di 27 spettacoli e oltre 66 serate di intrattenimento, a cui si aggiungono gli appuntamenti di teatro contemporaneo al Teatro dei Fabbri “AiFabbri2”, le rassegne di Teatro dell’Infanzia e della Gioventù, le Residenze Artistiche “Vettori” e la Stagione di Teatro a Leggio degli Amici della Contrada, rassegne che saranno presentate in separata sede.
La campagna abbonamenti è già aperta e le riconferme per gli abbonati della passata stagione proseguono fino al 22 settembre. Tutti gli Eventi Speciali sono già in prevendita.
A presentare la nuova stagione della Contrada oggi al Teatro Orazio Bobbio, insieme ai saluti video del Vice Sindaco del Comune di Trieste con delega ai Teatri Serena Tonel, sono stati la Presidente e Direttrice artistica dello Stabile di Trieste, Livia Amabilino, e il Direttore organizzativo Diego Matuchina. La conferenza stampa, trasmessa in streaming sui canali social della Contrada, Facebook e Youtube, ha visto la presenza della stampa, degli artisti e degli amici della Contrada.
«Apriamo la nuova Stagione – dichiara la Presidente e direttrice artistica della Contrada, Livia Amabilino – con rinnovato entusiasmo, motivati da un cartellone ricchissimo e con proposte, anche di nostra produzione, di grande qualità e interesse, opzionate grazie agli articolati e ottimi rapporti con il sistema teatrale nazionale. Si conferma al tempo stesso il legame della Contrada con il territorio con progetti legati ad autori espressione dell’articolata cultura transfrontaliera. Non manca l’attenzione a un pubblico più giovane con forme e temi contemporanei, talvolta irriverenti».
Tra i nomi in cartellone grandi fuoriclasse del teatro italiano, molti dei quali con un rapporto consolidato con la Contrada, ma altri per la prima volta al Bobbio: Ambra Angiolini, Marina Massironi, Gianluca Ramazzotti, Nini Salerno, Giuseppe Pambieri, Paola Quattrini, Debora Caprioglio, Corrado Tedeschi, Maddalena Crippa, Maximilian Nisi, Alessandro Benvenuti, Emilio Solfrizzi, Roberto Valerio, Eva Robin’s, Tosca D’Aquino, Martina Colombari, Gianfelice Imparato, Vanessa Scalera, Carlotta Natoli, Marco Travaglio, Andrea Pennacchi, Luca Bizzarri, Gabriele Cirilli, Marisa Laurito e Debora Villa.
Tre le produzioni della Contrada in cartellone quest’anno: la prima il 19 ottobre 2023, è “La Nona” di Roberto Cossa, drammaturgo italo-argentino, per la regia di Marcela Serli e con la traduzione di Pino Tierno e l’adattamento dei dialoghi in triestino della beniamina di casa Ariella Reggio, interprete dello spettacoloinsieme a Marzia Postogna, Adriano Giraldi, Paola Bonesi, Maurizio Repetto, Maurizio Zacchigna e Zoe Pernici. Una commedia esilarante e profonda che vira dalla farsa alla tragedia, resa ancora più divertente dai dialoghi in triestino in cui “la nonna” protagonista è despota e parassita, consumando denaro ed energie della famiglia tutta; una metafora del regime corrotto di Videla dal messaggio chiaro “la nonna non muore mai”.
L’altra novità è lo spettacolo frutto della collaborazione con Skyline Production “Plaza Suite” (dal 23 novembre), insieme a due attori amici ormai storici della Contrada, Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio, di ritorno a Trieste dopo il successo della produzione, sempre firmata Contrada, “Notte di follia”. In questo classico intramontabile di Neil Simon (l’autore moderno più rappresentato al mondo), questa nuova edizione di “Plaza suite”, firmata da Ennio Coltorti, porta in scena le vicende esilaranti, a tratti imbarazzanti, di tre coppie in una lussuosa suite dell’Hotel Plaza di New York.
Sempre produzione Contrada, un allestimento intenso e musicale tratto dal romanzo “La cotogna di Istanbul” di Paolo Rumiz, giornalista e scrittore triestino, edito da Feltrinelli, dal titolo “Un sogno a Istanbul”,che rievocapoeticamente il mondo balcanico attraverso la passione, prodotto in collaborazione con Arca Azzurra (dal 15 febbraio 2024). Il regista Alessio Pizzech dirige Maddalena Crippa insieme a Maximilian Nisi, Mario Incudine, attore, autore delle musiche, esecutore dal vivo e vocee Adriano Giraldi, in un viaggio nell’amore, prima perduto e poi ritrovato, tra il protagonista Maximilianvon Altenberg eMaša Dizdarević.
Tra gli spettacoli in cartellone dopo il debutto de “La Nona” (il 19 ottobre) arriveranno a Trieste, sul palco del Bobbio, moltissimi titoli da non perdere: “Tenente Colombo. Analisi di un omicidio” con Gianluca Ramazzotti, Pietro Bontempo, Samuela Sardo, Sara Ricci e la partecipazione straordinaria di Nini Salerno (dal 9 al 12 novembre) con la regia diMarcello Cotugno; “Plaza Suite” in scena dal 23 al 26 novembre; la commedia ricca di humour e di divertenti intrighi “La signora omicidi” di William Arthur Rose, per la regia di Guglielmo Ferro, con Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini (dal 14 al 17 dicembre); la rappresentazione irriverente dell’antieroe interpretato da Alessandro Benvenuti in “Falstaff a Winsdor” (dall’11 al 14 gennaio 2024) liberamente tratto da “Le allegre comare di Winsdor” di William Shakespeare; Ambra Angiolini porterà in scena la storia di struggente bellezza “Oliva Denaro”, dall’omonimo libro candidato al Premio Strega 2022 e tratto dalla vicenda di Franca Viola (dal 25 al 28 gennaio 2024); un intramontabile esempio di black comedy all’inglese con “Il Malloppo” di Joe Orton con Gianfelice Imparato, Marina Massironi, Valerio Santoro per la regia di Francesco Saponaro (dall’1 al 4 febbraio 2024 ); “La sorella migliore” in cui Vanessa Scalera è la protagonista di un intenso e appassionante “interno familiare” (dall’8 all’11 febbraio 2024); “Un sogno a Istanbul” della Contrada (15 al 18 febbraio 2024); “L’anatra all’arancia”,esilarante feuilleton dove i protagonisti, interpretati da Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli, diretti da Greg (senza Lillo) si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti (dal 29 febbraio al 3 marzo 2024); “Il Giuocatore”, una divertente versione di un classico poco rappresentato di Goldoni, diretta e interpretata da Roberto Valerio insieme a Alessandro Averone, Alvia Reale e Nicola Rignanese (dal 14 al 17 marzo 2024); un classico di Genet che rivive nella contemporaneità, “Le serve” con Eva Robin’s, Beatrice Vecchione e Matilde Vigna, per la regia di Veronica Cruciani (dal 21 al 24 marzo 2024) e per finire lo spettacolo tutto al femminile “Fiori d’acciaio” diRobert Harling con Tosca d’Aquino, Martina Colombari, Martina Difonte, Gioia Spaziani, Stefania Micheli eRossella Pugliese, regia di Michela Andreozzi e Massimiliano Vado (dal 18 al 21 aprile 2024).
Sono invece 14 gli Eventi Speciali già in prevendita: il sipario del Bobbio si alzerà infatti il 6 ottobre con “Boom” del comico, autore e regista Emiliano Luccisano. Uno sguardo scanzonato, anzi “scoppiato”, sul mondo che ci circonda fatto di illusioni che sembrano reali. Seguirà il 29 novembre “La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza”, vincitore del Roma Fringe Festival 2020, di Alberto Fumagalli, commedia nerissima e simpaticamente reazionaria, nei confronti di una società che anestetizza i sogni. Il 6 dicembre andrà in scena “Nun Te Regg’Più” con Gabriele Cirilli, che attraverserà tutti i generi del teatro comico: dalla commedia degli equivoci al cabaret, canzoni, monologhi e gag irresistibili. Tra le proposte, il 12 dicembre, “Pojana e i suoi fratelli”, di e con Andrea Pennacchi, attore, regista e drammaturgo, Nastro d’argento per il suo ruolo nella serie tv “Tutto chiede salvezza”. Franco Ford, detto il Pojana, ospite del programma Propaganda Live su LA7, racconta alla nazione le storie del Nordest sconosciute al di là dei confini della neonata Padania in cui i veneti sono i cattivi: evasori, razzisti, ottusi. Il 31 dicembre un Capodanno in allegria, con panettone, spumante e una spumeggiante commedia: “La ciliegina sulla torta” con Blas Roca Rey, Edy Angelillo e Milena Miconi, che inaugurerà il nuovo anno. Il 9 gennaio 2024 arriva al Bobbio “Stupida Show!”, monologo di stand up comedy con Paola Minaccioni, una delle artiste più amate del teatro, del cinema e della televisione. Il 20 gennaio invece La Contrada porta a Trieste “I Migliori Danni della nostra vita”, il nuovo spettacolo di e con Marco Travaglio in cui il noto giornalista racconterà, nel suo consueto stile satirico, gli ultimi 5 anni di storia italiana. Appuntamento poi il 31 gennaio con “Maschio caucasico irrisolto”, la nuova proposta di Antonio Ornano, cabarettista di punta di Zelig. Un irrefrenabile flusso di coscienza dal ritmo incalzante in cui, tra vari sketch, il protagonista cinico, dalla morale approssimativa e dalla scarsa autostima si racconta tra leggerezza ed ironia.
Il 23 febbraio sarà la volta di Luca Bizzarri, con “NonHannoUnAmico”, ispirato all’omonimo podcast di grande successo. Un travolgente monologo per ridere e riflettere, in cui al centro c’è la comunicazione politica di oggi, i fenomeni social, in questo nostro tempo, confuso tra nostalgia del Novecento e desiderio di innovazione tecnologica e sociale. L’attore Lorenzo Balducci proporrà il 6 marzo il suo nuovo lavoro “E.G.O. L’arte della felicità”, di Riccardo Pachini e Mariano Lamberti, anche regista. Dopo “Allegro, non troppo” (sold out in quasi 30 città) ecco una riflessione fra dipartita e felicità che affronta gli extreme game over (E.G.O.) da Heidegger, Hillman a Paola e Chiara, con il classico registro graffiante e provocatorio della stand up comedy. Sebastiano Somma sarà invece protagonista l’8 marzo di “Lucio incontra Lucio“: teatro canzone sulla vita e la produzione di Battisti e Dalla. Il 28 marzo arriva “Persone naturali e strafottenti”, di Giuseppe Patroni Griffi con la regia di Giancarlo Nicoletti, anche in scena, con Marisa Laurito, Giovanni Anzaldo e Livio Beshir. Una tragicommedia cruda, poetica ed esilarante sulle vite di quattro solitudini in un appartamento durante un Capodanno a Napoli.
Per gli appassionati di sport e di storie il 5 aprile va in scena “Italia Mundial” con Federico Buffa, giornalista e volto noto di Sky che racconta, insieme al pianista Alessandro Nidi, l’epica vittoria della Nazionale ai mondiali del ’82. L’ultimo evento speciale sarà, il 12 aprile, “Esaurimento Globale” in cui Debora Villa, insieme a Carlo Gabardini, decide di ridere delle proprie disgrazie in una esilarante terapia di gruppo.
STAGIONE 2023|2024
01.
La Nona
di Roberto Cossa
traduzione di Pino Tierno
adattamento in dialetto triestino di Ariella Reggio
diretto da Marcela Serli
con Ariella Reggio, Marzia Postogna, Adriano Giraldi, Paola Bonesi, Maurizio Repetto, Maurizio Zacchigna e Zoe Pernici
Dal 19 al 22 ottobre 2023 e dal 26 al 29 ottobre 2023
Come da tradizione, a fare da apripista sarà una nuova produzione del Teatro La Contrada. E chi più della stessa mitica Ariella Reggio poteva trasportare “La nona”, il testo del drammaturgo italo-argentino Roberto Cossa già tradotto “in lingua” da Pino Tierno, in dialetto triestino?! Un testo che farà ridere a crepapelle, una farsa, tragica. Ultracentenaria, vorace e feroce, la nonna consuma giorno dopo giorno la sua famiglia – la figlia nubile e i nipoti – gravando sulle loro finanze e sulla loro dispensa con una fame inarrestabile. Ma non è l’unica parassita della famiglia: c’è anche Ciccio, sedicente “artista”, che le studierà tutte pur di evitare di rimboccarsi le maniche sfruttando la cara nonnina nei modi più impensabili. Ma non ci riuscirà e verrà trascinato come gli altri verso la catastrofe. La nonna si impone quale vigorosa e pregnante immagine del potere folle e distruttore, incarnato nelle sue forme più aberranti e luttuose. Una grande metafora, intorno a un preciso momento politico; commedia o farsa tragica che la si voglia definire, fu scritta per ovviare la censura del regime Videla in Argentina, appena un anno dopo dal colpo di stato (nel ’77), un tempo in cui si poteva dire poco e solo in forma allusiva, per cui il testo è pieno di simbologia che diventa metafora in cui leggere anche il nostro contemporaneo. Serali alle ore 20.30 tranne domenica alle 16.30.
02.
Tenente Colombo. Analisi di un omicidio
di Richard Levinson e William Link
traduzione e adattamento di David Conati e Marcello Cotugno
con Gianluca Ramazzotti, Pietro Bontempo, Samuela Sardo, Sara Ricci
e la partecipazione straordinaria di Nini Salerno
disegno luci Giuseppe Filipponio
scene Alessandro Chiti
costumi Adele Bargilli
regia di Marcello Cotugno
9 – 12 novembre 2023
Il tenente più amato al mondo approda finalmente sul palco del Teatro Bobbio, dopo cinque anni di sold-out in Inghilterra, America e Francia. Un giallo emozionante, scritto dagli autori originali della serie TV. Pochi infatti sanno che la commedia teatrale nasce prima della famosa serie televisiva, nel 1966, scritta da Richard Levinson e William Link con uno spettacolo che tenne banco a Broadway per diversi anni. La particolarità della commedia era che per la prima volta il pubblico assisteva al delitto guardando negli occhi l’assassino che preparava l’omicidio perfetto, una vera e propria “rivoluzione” nell’ambito del giallo dove solitamente l’identità dell’assassino si scopriva solo nell’ultima scena. Il testo ebbe un tale successo che nel 1968 ne fu realizzato un film TV, con Peter Falk nel ruolo che lo avrebbe poi reso celebre in tutto il mondo. Il primo episodio della serie TV, “Un giallo da manuale”, del 1971, fu diretto da un giovanissimo Steven Spielberg. Il dottor Flemming è un brillante psichiatra di Los Angeles, che non riesce più a tollerare il matrimonio con la moglie, una donna possessiva che ha sposato solo perché ricca. Assieme alla sua giovane amante Susan, un’attrice televisiva, architetta il piano perfetto per uccidere la moglie. Ma sulla sua strada troverà il tenente Colombo. Il racconto si dipana non sulla traccia del “chi è stato”, ma sul filo del “come fare a prenderlo”, con il modesto ma acuto Colombo che lavora ostinatamente per smascherare l’alibi “perfetto” dell’assassino. Si trovano qui già tutti i temi e lo stile del personaggio di Colombo: un uomo trasandato e maldestro, che tende a sminuire le sue doti d’investigatore, ma che in realtà è sagace e ironico, un fine conoscitore della natura umana, capace di apparire e scomparire nei luoghi e nei momenti più impensati con infallibile tempismo. Repliche serali 20.30, domenica alle 16.30.
03.
Plaza Suite
di Neil Simon traduzione di Maria Teresa Petruzzi
con Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio
scene Andrea Bianchi
regia di Ennio Coltorti
produzione La Contrada Teatro stabile di Trieste e Skyline Productions
23 – 26 novembre 2023
La Contrada, dopo il successo di due anni di tournée di Notte di Follia, riporta in scena la coppia Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio in Plaza Suite di Neil Simon dove interpretano tre diverse coppie, in tre diverse situazioni, in una stessa suite di un celebre hotel di lusso, il Plaza di New York, sinonimo per decenni di successo e status sociale.
Tre diverse coppie che vivono situazioni altrettanto diverse – dalla crisi di coppia che sfocia nel tradimento e nella separazione, alla relazione clandestina tra due vecchi compagni di scuola, fino ai genitori che tentano di convincere la figlia a sposarsi, facendola uscire dal bagno in cui si è rinchiusa il giorno delle nozze – che affrontano imbarazzi, problemi, inciampi, piccole tragedie e situazioni esilaranti nonostante il lusso, gli agi e il benessere che li circonda. In una commedia rappresentare l’inciampare può già far sorridere ma, se questi inconvenienti li vive chi non avremmo mai pensato ne fosse vittima, la situazione diventa esilarante. Repliche serali 20.30, domenica alle 16.30.
04.
La signora omicidi
di William Arthur Rose adattamento di Mario Scaletta
con (in ordine alfabetico) Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini
e con Mario Scaletta, Rosario Coppolino, Roberto D’Alessandro e Marco Todisco
regia di Guglielmo Ferro
14 – 17 dicembre 2023
Dal celebre racconto di William Rose ed ispirato all’omonimo film di Mackendrick, The Ladykillers, Mario Scaletta ha tratto l’adattamento teatrale della Signora Omicidi, una rappresentazione che vede due interpreti d’eccezione: la bravissima Paola Quattrini, nei panni della svampita e arzilla Signora Omicidi, e Giuseppe Pambieri, diretti da Guglielmo Ferro. Una commedia ricca di humour e di divertenti intrighi, situazioni ambigue ed equivoci esilaranti, ambientata in una Londra anni ‘50, che fa da sfondo all’improbabile incontro tra Louise Wilberforce, arzilla e svampita affittacamere, e il misterioso Professor Marcus, presunto musicista, in realtà capobanda di un pericoloso gruppo di malviventi che Louise Wilberforce finirà per smascherare. Orario: serali 20.30, domenica alle 16.30.
05.
Falstaff a Windsor
tratto da “Le allegre comare di Windsor” di William Shakespeare
con Alessandro Benvenuti
e con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Paolo Cioni, Paolo Ciotti e Elisa Proietti
scene Sergio Mariotti
adattamento e regia di Ugo Chiti
11 – 14 gennaio 2024
Nel 2024 la stagione riparte con un grande personaggio shakespeariano, un insolito eroe e antieroe, Falstaff. Dopo i successi di Nero Cardinale e L’avaro, si rinnova la collaborazione tra Ugo Chiti, Alessandro Benvenuti e gli attori di Arca Azzurra nel dedicarsi nuovamente a uno dei grandi personaggi creati da Shakespeare. Il Dramaturg tratteggia un profilo perfetto per il grande attore, attingendo tanto ai drammi storici Enrico IV e Enrico V quanto alla figura farsesca che emerge dalle Allegre comari di Windsor. In questo adattamento l’eroe e antieroe “resuscita” a Windsor esprimendo, gigione e irridente, la natura del suo personaggio: un’arroganza aristocratica, con un sangue plebeo, popolaresco, che muta dalla rabbia al sarcasmo ma rimane disarmante, quasi patetico, perché non conosce, o non sa, darsi le regole e la consapevolezza dell’età che “indossa”. Sulla falsa riga dell’opera di Shakespeare, lo spettacolo si svolge in modo divertente e irriverente, raccontando questo insolito personaggio. Repliche serali 20.30, domenica alle 16.30.
06.
Oliva Denaro
dall’omonimo romanzo di Viola Ardone
con Ambra Angiolini
drammaturgia e regia di Giorgio Gallione
25 – 28 gennaio 2024
Nata dalla penna, insieme forte e delicata, di Viola Ardone, Oliva Denaro è la protagonista che dà il nome al libro da cui nasce lo spettacolo. Il romanzo trae spunto dalla vicenda di Franca Viola, la ragazza siciliana che, a metà degli anni Sessanta, si rifiutò di accettare il cosiddetto “matrimonio riparatore” dopo aver subito violenza. Il romanzo di Viola Ardone prende spunto da quella vicenda, la evoca e la ricostruisce, reinventando il reale nell’ordine magico del racconto. La protagonista Oliva narra, ormai adulta, la sua vicenda a ritroso, da quando ragazzina si affaccia alla vita fino al momento in cui, con una decisione che suscita scandalo e stupore soprattutto perché inedita e rivoluzionaria, rifiuta la classica “paciata” e dice no alla violenza e al sopruso segnando una storia di crescita e di emancipazione. Una scrittura limpida e poetica che descrive un racconto di riscatto, simbolo per tutte le donne che pensano di non avere alternative. Serali 20.30, domenica alle 16.30.
07.
Il malloppo
di Joe Orton traduzione di Edoardo Erba
con Gianfelice Imparato, Marina Massironi e Valerio Santoro
scene Luigi Ferrigno
regia di Francesco Saponaro
1 – 4 febbraio 2024
Dal primo di febbraio si ride con la dark comedy di Joe Orton Il Malloppo, spettacolo dai toni farseschi e dalla comicità dissacrante. Il dialogo serrato, iperbolico e surreale, mutuato dal teatro dell’assurdo, mette in campo una critica spietata alla società inglese degli anni Sessanta. Ma Orton, che con questo testo fu lanciato come nuova stella nel panorama teatrale inglese, con il suo stile anarchico, contro le forme della “buona società borghese”, anticipa i toni della cultura underground e della rivoluzione punk. Il protagonista McLeavy è un padre di famiglia timorato di Dio, morigerato e conformista, vedovo da appena tre giorni. Hal è il figlio degenere che sogna di investire i profitti illeciti in un casino di appuntamenti. Dennis, impiegato in un’agenzia di pompe funebri, è il complice del furto in banca con scasso con il suo amico d’infanzia Hal. Fay è una scaltra infermiera senza scrupoli che ha fatto fuori sette mariti ed è sempre a caccia di sistemazione. Truscott è un poliziotto sui generis, abile nell’arte del travestimento, garante della legge ma tronfio di aggressività e nonsense. E poi c’è il corpo imbalsamato della defunta signora McLeavy che viene sballottata di qua e di là insieme alla refurtiva. I personaggi, tutti molto fanatici, danno vita a uno scontro tra generazioni senza esclusione di colpi; decisamente attuale se confrontiamo la vicenda con la realtà dei nostri giorni. Certo si tratta di una commedia tutta da ridere, ma Il Malloppo non è soltanto questo. Orton, con il suo humor sottile e corrosivo, ci spinge a mostrare lo scandalo dei “fantasmi nascosti negli armadi”. Serali 20.30, domenica 16.30.
08.
La sorella migliore
di Filippo Gili
con Vanessa Scalera
regia di Francesco Frangipane
8 – 11 febbraio 2024
L’ottavo titolo in cartellone vede Vanessa Scalera protagonista di un intenso e appassionante dramma familiare dove l’amore si scontra e fa a botte con il senso di colpa e il rimorso, in un turbinio di sentimenti e riflessioni su ciò che è giusto e ciò che è morale. Come cambierebbe la vita di un uomo anni prima colpevole di un omicidio stradale, se venisse a sapere che la donna da lui investita e uccisa avrebbe avuto, per chissà quale male, nell’istante dell’incidente tre mesi di vita? Con quale maggiore leggerezza avrebbe sopportato gli anni di dolo e lutto? E quanto sarebbe giusto offrire alla coscienza di un uomo una simile scorciatoia verso la leggerezza? Ma poi siamo così sicuri che un familiare, una strana sorella, per quanto possa amare lo stolto, gli regalerebbe questa comoda verità? Oppure a suo modo, mettendo da parte l’amore – e forse per chissà quali pregressi – gliela farebbe comunque scontare? Orari: serali 20.30, domenica 16.30.
09.
Un sogno a Istanbul
di Alberto Bassetti
tratto dal romanzo “La cotogna di Istanbul” di Paolo Rumiz edito da Feltrinelli
con Maddalena Crippa e Maximilian Nisi
e con Mario Incudine e Adriano Giraldi
scene e costumi Andrea Stanisci
disegno luci Eva Bruno
musiche originali di Mario Incudine eseguite dal vivo
regia di Alessio Pizzech
produzione La Contrada Teatro stabile di Trieste e Arca Azzurra
15 – 18 febbraio 2024
Un sogno a Istanbul racconta di Max e Maša, e del loro amore. Maximilian von Altenberg, ingegnere austriaco, viene mandato a Sarajevo per un sopralluogo nell’inverno del ’97. Un amico gli presenta la misteriosa Maša Dizdarevi?, “occhio tartaro e femori lunghi”, austera e selvaggia, splendida e inaccessibile, vedova e divorziata, due figlie che vivono lontane da lei. Scatta qualcosa. Un’attrazione potente che però non ha il tempo di concretizzarsi. Max torna in patria e, per quanto faccia, prima di ritrovarla passano tre anni. Sono i tre anni fatidici di cui parlava “La gialla cotogna di Istanbul”, la canzone d’amore che Maša gli ha cantato. Maša ora è malata, ma l’amore finalmente si accende. Da lì in poi si leva un vento che muove le anime e i sensi, che strappa lacrime e sogni. Da lì in poi comincia un’avventura che porta Max nei luoghi magici di Maša, in un viaggio che è rito, scoperta e resurrezione. Dal best seller di Paolo Rumiz “La cotogna di Istanbul”, Alberto Bassetti trae un testo teatrale di grande forza e suggestione, “avvolgente come una storia narrata intorno al fuoco”. Serali 20.30, domenica 16.30.
10.
L’anatra all’arancia
di William Douglas Home e Marc-Gilbert Sauvajon
con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli
con Antonella Piccolo e con Ruben Rigillo e Beatrice Schiaffino
scene Fabiana Di Marco
costumi Alessandra Benaduce
luci Massimo Gresia
regia di Claudio Greg Gregori
29 febbraio – 3 marzo 2024
Gilberto e Lisa sono una coppia sposata da venticinque anni; più che dal logorio della routine, il loro ménage è messo in crisi dalla personalità di lui, egoista, egocentrico, incline al tradimento. Esasperata, Lisa si innamora di un altro, tutto l’opposto del marito, ma Gilberto, punto sul vivo, studia una strategia di contrattacco e organizza un week-end a quattro, in cui Lisa e il suo amante staranno insieme a lui e alla sua attraente segretaria, un misto tra scemenza e genialità.
L’anatra all’arancia è un classico feuilleton dove i personaggi, qui diretti da “Greg”, si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Ogni mossa dei protagonisti, però, ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia; in una parola all’Amore, poiché è di questo che si parla. L’anatra all’arancia è una commedia che ti afferra immediatamente e ti trascina nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi. La trasformazione dei personaggi avviene morbida, grazie a una regia che la modella con cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, talvolta repentini, ma sempre nel rispetto di un racconto sofisticato in cui le meschinità dell’animo umano ci servano a sorridere, ma anche a suggerirci il modo di sbarazzarsene. Serali 20.30, domenica 16.30.
11.
Il giuocatore
di Carlo Goldoni
con Alessandro Averone, Alvia Reale Nicola Rignanese e Roberto Valerio
e con Mimosa Campironi, Massimo Grigò e Luigi Tabita
adattamento e regia di Roberto Valerio
14 – 17 marzo 2024
In questa opera teatrale del 1750 si ride crudelmente seguendo la giornata tipo, dall’alba al tramonto, di un giovane borghese, Florindo, completamente asservito al gioco e senza orizzonti. Goldoni tratteggia abilmente i suoi rapporti sociali – fidanzate, amici veri e finti, servitori, approfittatori e protettori – e le abitudini, perché conosce bene la psicologia di un ludopatico e ne svela impietosamente tutti i processi e le trappole mentali. Una divertente versione di una commedia poco rappresentata del grande drammaturgo veneto, un testo magnifico, sempre in bilico tra commedia e dramma, di una modernità sconcertante, una commedia nera che racconta vizi e ipocrisie dell’uomo, qui diretta e interpretata da Roberto Valerio insieme a Alessandro Averone, Alvia Reale, Nicola Rignanese, Roberto Valerio, Mimosa Campironi, Massimo Grigò e Luigi Tabita. Orario: serali 20.30, domenica alle 16.30.
12.
Le serve
di Jean Genet
traduzione di Monica Capuani
con Eva Robin’s
e con Beatrice Vecchione e Matilde Vigna
scene Paola Villani
costumi Erika Carretta
drammaturgia sonora John Cascone
adattamento e regia di Veronica Cruciani
21 – 24 marzo 2024
Capolavoro di Jean Genet, liberamente ispirato a un fatto di cronaca che scosse l’opinione pubblica francese negli anni Trenta. La storia scritta da Genet è quella di due cameriere che allo stesso tempo amano e odiano la loro padrona, Madame. Le serve hanno denunciato il suo amante con delle lettere anonime. Venendo a sapere che l’amante sarà rilasciato per mancanza di prove, e che il loro tradimento sarà scoperto, tentano di assassinare Madame. Genet presenta le due sorelle, Solange e Clare, nella loro vita quotidiana, nell’alternarsi fra fantasia e realtà, fra gioco del delirio e delirio reale. A turno le due cameriere recitano la parte di Madame, esprimendo così il loro desiderio di essere “La Signora” ed ognuna di loro, a turno, interpreta la parte dell’altra cameriera, cambiando lentamente atteggiamento, dall’adorazione al servilismo, dagli insulti alla violenza. La rivolta delle serve contro la padrona è un rituale, l’incarnazione della frustrazione, una messa in scena che le due sorelle compiono giorno dopo giorno ma che viene continuamente interrotta dall’arrivo della padrona. Il ruolo di Madame è affidato a Eva Robin’s, icona pop del transgender dall’originale percorso teatrale (ha recitato, fra gli altri, Cocteau e Beckett ed è stata candidata all’Ubu per Tutto su mia madre). A interpretare le bonnes, due giovani attrici cresciute alla Scuola dello Stabile di Torino: Beatrice Vecchione – già diretta da Malosti, Martone e Muscato – e Matilde Vigna, Premio Ubu come Migliore attrice Under 35 e finalista 2022 per il Miglior nuovo testo italiano. Serali 20.30, domenica 16.30.
13.
Fiori d’acciaio
di Robert Harling
con Tosca d’Aquino, Martina Colombari, Martina Difonte, Gioia Spaziani, Stefania Micheli e Rossella Pugliese
scene e costumi Carlo De Marino
disegno luci Umile Vainieri
regia di Michela Andreozzi e Massimiliano Vado
produzione Virginy L’Isola Trovata
18 – 21 aprile 2024
Prima versione italiana del dramma teatrale di Harling (che nel 1989 diventò un celeberrimo film con Sally Field, Dolly Parton, Shirley MacLaine e una giovanissima Julia Roberts), Fiori d’acciaio si svolge, in questa versione, a Sorrento dove sei donne dall’età e dai caratteri completamente diversi si ritrovano in un salone di bellezza, tra pettegolezzi, complicità, cattiverie e i vari alti e bassi della vita. Come quelli che M’Lynn e la giovane figlia Shelby dovranno affrontare prima e dopo il matrimonio della ragazza. E anche nei momenti più tragici, tra lacrime e risate, resterà salda l’unione di queste donne, fiori fatti d’acciaio, che non si spezzano davanti alle dure avversità della vita. Andreozzi e Vado, nel dirigere questa “banda di soliste in grado di suonare insieme ma di battere in volata quando serve”, riscoprono il microcosmo originale del testo, quello del “negozio di provincia” che è da sempre lo specchio di macrocosmi più grandi dove le dinamiche fanno fatica a cambiare. Un racconto di sentimenti con tanta ironia, che talvolta è crudele, ma mai cinico o sarcastico. Repliche serali alle ore 20.30, domenica 16.30.
EVENTI SPECIALI
Boom
scritto e diretto Emiliano Luccisano
6 ottobre ore 20.30
Primo spettacolo che alza ufficialmente il sipario del Teatro Bobbio il 6 ottobre. Dopo il grande successo del tour 2021-2022 di “Tutta la vita di dietro”, Emiliano Luccisano riparte con un nuovo spettacolo, nuovi temi, nuove ambientazioni ma con la solita diga che crolla ed investe come uno tsunami il suo pubblico. Non si finisce di ridere per una battuta, che si comincia già a ridere per un’altra. Cibo, sesso e problemi sociali uniti in un’unica valle de lacrime: BOOM, lo spettacolo del comico, autore e regista Emiliano Luccisanoè uno sguardo scanzonato, anzi “scoppiato”, sul mondo che ci circonda fatto di illusioni che sembrano reali.
Spettacolo compreso negli abbonamenti a turno libero, Liberissimo, Young Card e Accompagnatori.